Zucca + Cavolfiore + Finocchio = Mix di principi attivi antiossidanti e antinfiammatori.
La ZUCCA . È composta per un 90% di acqua quindi oltre ad essere particolarmente digeribile ha un ottimo potere saziante, indicata quindi per chi sta seguendo un’alimentazione ipocalorica. Buono l’apporto di fibra, di sali minerali e vitamine, ricca di betacarotene , precursore della vit. A ma anche di magnesio, fosforo, ferro e potassio, quest’ultimo indispensabile per mantenere il corretto equilibrio idrico dell’organismo.
Il CAVOLFIORE sazia anch’esso apportando pochissime calorie ed è ricco di potassio, vit.A e vit.C. Inoltre grazie all’alto contenuto di sostanze antiossidanti contrasta l’azione degenerativa dei radicali liberi. Inoltre contrasta l’ipertensione grazie alla presenza di alcuni aminoacidi, come l’acido glutammico. È stato dimostrato che questo aminoacido contribuisce notevolmente ad abbassare la pressione sanguigna.
Il FINOCCHIO . Oltre alle caratteristiche che lo accomuna alla zucca e al cavolfiore (ottimo contenuto di potassio e di vit A) il finocchio ha proprietà depurative, in particolare a carico del fegato e del sangue ed è un alleato dell’apparata gastroenterico. Ha infatti la capacità di evitare la formazione di gas intestinali e contiene anetolo, una sostanza in grado di agire sul dolore addominale causato dal gonfiore.
Ecco come ho preparato questo contorno:
L’abbinamento di sapori è ottimo, il dolce della zucca si sposa perfettamente col sapore che tende all’anice del finocchio e quello deciso del cavolfiore.
Buon appetito!
Spesso mi sento raccontare: “Sono brava durante tutta la settimana nel seguire la dieta poi puntualmente il sabato e la domenica rovino tutto perché esco con gli amici e non riesco a controllarmi”. Quindi possiamo anche dire che pur essendo un film già visto le uscite con gli amici del fine settimana continuano a compromettere il lavoro che si sta portando avanti perché vengono ripetuti inevitabilmente gli stessi errori. Durante la settimana le regole rigide che ci vengono imposte non destano alcuna difficoltà ma nel fine settimana sembra quasi che venga tutto dimenticato. Forse sono esse stesse regole rigide a creare il desiderio incontrollato di sgarrare.
E’ importante esplorare l’esperienza e destrutturarla per capire come intervenire per cambiarla. Analizziamo cosa succede nelle ore prima di uscire, durante il pranzo o la cena in compagnia e dopo aver mangiato.
Come agire? Lavora sulla consapevolezza di come ti prepari al pasto, fisicamente e mentalmente, cosa fai mentre stai mangiando e come interpreti l’esperienza dopo il pasto.
Acquisire la consapevolezza emozionale e mentale correlata alle tue scelte alimentari è un lavoro che richiede tempo e un impegno costante. E’ un percorso quotidiano in cui lavori sull’ascolto del corpo, sulle tue emozioni e sui tuoi bisogni, un lavoro che col tempo cambierà il modo in cui scegli di mangiare quando sei in compagnia.
Categorie: Alimentazione, Blog
Quante volte ti sarà capitato di mangiare qualcosa particolarmente buono e gustoso e guarda caso “non da dieta” dicendoti: “Adesso lo mangio, ci penserò poi domani…”. In quel momento hai indubbiamente preferito soddisfare il bisogno di provare un piacere immediato attraverso il cibo, dimenticandoti i buoni propositi che fai quando vuoi perdere peso. E perché se il tuo stomaco ti dice che non ha bisogno di nient’altro e la tua mente razionale ti dice che non dovresti continuare a mangiare non riesci a fermarti davanti al tuo cibo preferito? Perché sotto certi aspetti siamo rimasti gli stessi uomini di qualche migliaio di anni fa quando vivevamo in ambienti ostili, con estrema scarsità di cibo, con continue privazioni, abituati a non aver nulla e a faticare terribilmente per trovare il necessario per sopravvivere.
In queste condizioni l’essere umano ha sempre scelto il piacere immediato attraverso il cibo come mezzo di sopravvivenza, non fosse altro perché del domani non aveva alcuna certezza.
Nell’arco dei secoli l’ambiente è completamente cambiato ma i nostri istinti comportamentali sono rimasti invariati. Oggi siamo circondati da ogni ben di Dio, cibi in abbondanza e di ottima qualità che non richiedono alcuna fatica per finire nelle nostre dispense. Possiamo abbuffarci rimanendo comodamente sul divano davanti alla tv scegliendo quindi il piacere immediato rispetto un atteggiamento più lungimirante verso un sano stile di vita.
Cosa possiamo fare? Possiamo mantenere questo comportamento giustificandoci attraverso questa teoria della “discordanza evolutiva”? Certamente NO. Ecco cosa fare:
A questo punto ci possiamo domandare: “Meglio l’uovo oggi o la gallina domani”? che potremmo tradurre “Meglio il piacere immediato del cibo o il piacere di piacersi domani”?
Categorie: Alimentazione, Blog