Categoria : Alimentazione Blog
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A tutti piace mangiare bene, a chi più e a chi meno, da chi va alla ricerca di sapori raffinati e sofisticati, a chi ama i cibi della tradizione, a chi cerca sapori naturali e genuini.
Mi capita spesso di ascoltare affermazioni tipo “A me piace troppo mangiare, non riuscirò mai a stare a dieta” e ancora “Per dimagrire dovrò iniziare a mangiare male” e addirittura una cliente mi ha detto “Io non sono come lei, a me piace mangiare” probabilmente partendo dal presupposto che se sono magra significa che non mi piace mangiare e non sono interessata al buon cibo.
Vi posso rassicurare, per esperienza professionale e personale, che è possibile mangiare bene per restare in forma e per dimagrire anche amando la buona cucina. L’errore sta proprio nel pensare che per dimagrire sia necessario mangiare cibi privi di sapore ed eliminare tutto ciò che si preferisce, ma non è così. Imparare a preparare e a gustare cibi saporiti e sani lo si può apprendere durante la dieta, come si può imparare a godere della compagnia degli amici e delle persone care davanti ad una bella tavola imbandita rimanendo fedeli al proprio progetto di dimagrimento.
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Quando decidi di dimagrire la prima cosa che fai è cambiare ciò che mangi, togli la pasta a pranzo, mangi tanta verdura magari scondita, ti porti la frutta al lavoro per fare lo spuntino e a cena rigorosamente eviti i carboidrati. In realtà ti troverai costretto a modificare anche altre cose che fai normalmente in relazione alla tua alimentazione:
– il modo in cui fai la spesa
– Il modo in cui cucini e organizzi la preparazione dei pasti
– il modo in cui stai a tavola
– il modo in cui mangi
Le azioni che ti ho elencato sono abitudini che hai acquisito nel tempo e che fai senza pensarci più di tanto proprio perché ti sei abituato a ripeterle e non ti costano fatica mentale.
Quando ti metti a dieta non puoi immaginare di cambiare solo ciò che mangi senza cambiare tutto il resto: ti ritroverai a dover fare la spesa con più frequenza, soprattutto per procurarti frutta e verdura fresche, dovrai organizzare la preparazione dei pasti in anticipo per rientrare dal lavoro e non trovarti a scegliere all’ultimo cosa mettere nel piatto, ti dovrai ricordare di portare al lavoro gli spuntini, dovrai prenderti sufficientemente cura di te per dedicare il giusto tempo ai pasti. Inizierai quindi a mettere in discussione tutte le vecchie abitudini che erano alla base del tuo comportamento alimentare e ci vorrà molto impegno ed energia affinchè tu possa cambiarle. Ecco perché devi mettere in campo tutta la tua forza di volontà e il tuo autocontrollo, la capacità di trattenerti e di rinunciare, l’abilità di organizzarti. Lo sforzo per affrontare tutto questo è notevole ed è normale che le tue energie mentali prima o poi si possano esaurire portandoti a mollare.
Prima di concentrarti su quali modifiche alimentari adottare, lavora su ciò che ti serve per cambiare quegli automatismi che ti hanno portato fino a questo punto. Lavorando assieme ti aiuterò a capire come stai vivendo il cambiamento delle abitudini alimentari, come ti approcci alla dieta e quali risorse hai già dentro di te che ti possano aiutare ad apprendere nuove abitudini senza sforzo e nella totale consapevolezza.
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Succede anche a te di sentire la voglia di mangiare qualcosa ma non sapere esattamente di che cosa?
Apri il frigorifero poi la richiudi, apri la dispensa e scegli qualcosa, magari non sai di preciso cosa mangiare ma finisci col mangiucchiare e solo dopo ti rendi conto che quella non era fame. Spesso questi comportamenti vengono ripetuti nel tempo perché hai imparato a rispondere ad un bisogno che senti, che spesso non è fame, col consumo di cibo. Sei stanco, sei annoiato, rientri a casa sempre alla stessa ora e come un automa ti dirigi direttamente alla ricerca di qualcosa di buono da mettere sotto i denti. Oppure tutte le sere, mentre sei davanti alla tv, sul divano, ti alzi e senza accorgertene hai già la mano ficcata dentro il sacchetto di biscotti.
Se quasi non te ne accorgi tanto sei abituato a farlo, significa che hai ripetuto così tante volte questo comportamento da esserne ormai inconsapevole, hai reso cioè questo comportamento automatico. Consapevolmente stai pensando o stai facendo qualcos’altro, pensi al lavoro, riordini velocemente la casa, pensi a cosa dovrai fare nelle ore successive, sei concentrato sulla tua serie tv preferita, ma non sei consapevole di quello che stai facendo in quel preciso momento, cioè che stai mangiando. A volte percepisci veramente qualcosa che nel tuo corpo sta cambiato ma non è detto che sia necessariamente fame. Se comunque tu etichetti quella sensazione con la percezione della fame, il cervello ti spingerà ovviamente a mangiare. In realtà quando pilucchi senza sapere veramente ciò di cui hai bisogno potrebbe trattarsi del bisogno di rilassarti, di distrarti, di muoverti, di sfogarti.
Come fare a disinnescare questo meccanismo? Inizia ad ascoltare attentamente il tuo stomaco chiedendoti se senti veramente fame, magari senti lo stomaco borbottare ed è passata una sola ora dalla cena. Quindi il tuo stomaco potrebbe essere in piena digestione e quel borbottio non è certamente dovuto alla fame. Poi chiediti qual è il bisogno reale che senti in quel momento, ad esempio hai necessità di rilassarti o di distrarti o di avere una maggiore concentrazione. Potresti scoprire che i tuoi bisogni sono diversi dal mangiare e che meritano di essere ascoltati e soddisfatti non attraverso il cibo, che in questo caso rappresenta solo un abitudine.
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