Gluten free

Togliere il glutine è una moda o è veramente utile?

E’ senz’altro la tendenza del momento quella di togliere il glutine dalla propria alimentazione. Lo si fa per seguire l’amica, perché si legge che il glutine crea ritenzione idrica, perché si pensa di poter dimagrire più facilmente o perché in effetti si avverte già dai primi giorni di astensione un certo beneficio su tutto il tratto gastrointestinale.

Ma quando serve veramente togliere gli alimenti contenenti glutine?

Senz’altro nel caso di intolleranza al glutine diagnosticata (celiachia) è INDISPENSABILE eliminare tutti gli alimenti che lo contengono. La celiachia è una malattia autoimmune che provoca una reazione immunitaria al contatto col glutine, complesso proteico presente nel frumento, farro, avena, kamut, orzo e segale. Per evitare infiammazioni gravi e problemi di malassorbimento intestinale l’unica soluzione è l’abolizione del glutine.

Nel caso di ipersensibilità al glutine, non rilevabile dagli esami diagnostici ma con sintomi simili alla celiachia subito aver mangiato alimenti contenenti glutine e sono: gonfiore addominale, dissenteria o costipazione, spossatezza, mal di testa, sonnolenza. In questo caso l’eliminazione del glutine DEVE essere temporanea e seguirà una dieta di reintroduzione.  

Chi ha problemi di colite e colon irritabile troverà un grosso giovamento dall’eliminazione del glutine perché questa proteina influisce direttamente sulla mucosa intestinale provocando permeabilità con conseguenti danni alle pareti intestinali.

Per lo stesso meccanismo anche nelle malattie autoimmuni (le più diffuse sono l’artrite reumatoide, malattie autoimmuni della tiroide, il diabete mellito di tipo 1, la psoriasi, il lupus eritematoso e la vasculite) e nell’infiammazione sistemica di basso grado l’eliminazione del glutine è risultata particolarmente efficace nella riduzione dei sintomi.

Attenzione! Se non hai alcun problema tra quelli elencati e mantieni per lunghi periodi una dieta senza glutine il rischio è che i tuoi enzimi destinati alla digestione del glutine si riducano a tal punto (perché non ne viene stimolata la loro produzione) da incontrare difficoltà a digerirne anche minime dosi e rischi di entrare in un circolo vizioso da cui sarà difficile uscirne.  

Quindi, come sempre, evita il fai da te e, per il tuo benessere, rivolgiti a chi ti può consigliare con professionalità e competenza.

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