Sensibilità al Glutine
“Amo la pasta, il pane e la pizza e posso permettermeli nella dieta, sono magra, ma quando li mangio, anche solo un boccone, mi si gonfia la pancia e mi fa male”
“Ogni volta che mangio pane o altri prodotti da forno soffro di diarrea o di stitichezza e per diversi giorni mi brontola la pancia”
“Quando consumo pane, pasta, pizza e dolci mi viene un gran sonno e mi sento stanca”
Ti ritrovi anche tu in queste situazioni? Potresti soffrire di SENSIBILITA’ AL GLUTINE, avere quindi un intolleranza sintomatica al glutine e sviluppare sintomi gastrointestinali che possono essere simili a quelli che si manifestano nei soggetti celiaci. E’ una condizione che colpisce il 7% della popolazione, prevalentemente femminile, che si caratterizza da gonfiore addominale, sindrome del colon irritabile, sonnolenza, cefalea, irritabilità. IL “responsabile “ è il glutine, proteina presente in diversi cereali , frumento, orzo, farro, segale, avena e anche kamut (è un tipo di grano) e triticale (ibrido tra segale e frumento).
Non esiste un marcatore specifico per arrivare alla diagnosi di sensibilità al glutine, quindi la si identifica dopo aver escluso altre malattie, come l’allergia al grano e la celiachia. La riprova diagnostica è quella di eliminare per alcuni giorni i derivati del frumento e gli altri cereali che contengono glutine: se questo semplice provvedimento porta rapidamente alla risoluzione dei sintomi è avvalorato il sospetto di Sensibilità al Glutine.
Ciò che differenzia la celiachia dalla sensibilità al glutine è che in questo caso abbiamo un’ assenza di anticorpi di tipo autoimmune (presenti nella celiachia) ed un eventuale minimo danno intestinale regredisce con la dieta priva di glutine come regrediscono tutti i sintomi. E’ bene quindi sottolineare che chi soffre di Sensibilità al Glutine vedrà risolvere completamente la sintomatologia praticando per un periodo (a volte breve, da 6 mesi ad un anno) una dieta priva di glutine, mentre nel soggetto celiaco la sospensione dei cibi contenenti glutine lo accompagnerà per tutta la vita.
Per mangiare senza glutine è necessario in una fase iniziale, programmare i propri pasti per ottenere una corretta interazione tra bisogni, desideri e abitudini. Ricordati: sono molti più gli alimenti che puoi mangiare rispetto quelli che ti sono vietati!
Prima di andare a fare la spesa prepara la lista di ciò che devi comprare. Dovrai fare particolare attenzione solo nella scelta delle fonti di carboidrati che devono sostituire i cereali vietati.
Consiglio di evitare i prodotti dietetici senza glutine disponibili sul mercato, se non in casi eccezionali, ma utilizzare, come fonti di carboidrati, i cereali naturalmente privi di glutine come il riso e il mais, oltre alle patate e ai legumi.
→ Riso, pasta di riso o di mais, gnocchi di patate, gnocchetti di zucca impastati con farina senza glutine, insalate di grano saraceno in chicchi o di quinoa, zuppe di legumi e riso, sono alcuni tra i primi piatti che potrai gustare…
→ Via libera a tutti i tipi di carni, pesci, molluschi, crostacei, uova, prosciutto crudo…
→ Latte fresco o conservato, yogurt e tutti i formaggi freschi e stagionati sono di libera scelta
→ Fai in modo che nella tua lista della spesa non manchino mai verdura e frutta, è tutta concessa
→ Caffè, tè, infusi, vino, distillati (da evitare solo la birra da malto d’orzo e da frumento) oltre ad aceto, sale, pepe ed erbe aromatiche
→ Sono concessi tutti gli olii vegetali e il burro
Ultimo consiglio: tieni un diario alimentare di ciò che consumi nell’arco della giornata, almeno nel primo periodo, per poter verificare che la tua alimentazione continui ad essere varia e bilanciata.
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