Non è il solito risotto con zucchine

Come trasformare un banale risotto con le zucchine in un piatto eubiotico, cioè “benefico per l’organismo”? Innanzitutto fai attenzione agli ingredienti che usi per la preparazione.

RISO BASMATI a basso indice glicemico o semintegrale, ricco di fibre.

ZUCCHINE freschissime provenienti da agricoltura biologica.

BURRO CHIARIFICATO per mantecare, ricco di acidi grassi a catena corta che hanno proprietà antimicrobiche intestinali quindi molto utili per la flora batterica e per rinforzare le difese immunitarie. E’ un alimento antiossidante, antivirale e antitumorale; è privo di sale e privo di grassi idrogenati (quelli della margarina, per intenderci). E’ privo di lattosio e ha un basso contenuto di colesterolo, circa 8mg per cucchiaino, quindi consigliato in modeste quantità anche a chi deve tenere sotto controllo

PARMIGIANO REGGIANO stagionato almeno 40 mesi. E’ un alimento funzionale in quanto ricco di amino acidi essenziali grazie alla stagionatura ed è privo di lattosio oltre ad essere estremamente digeribile poichè la caseina contenuta subisce modificazioni paragonabili a quelle legate ad una predigestione.

CURCUMA a fine cottura che conferirà un tocco in più al vostro risotto. La curcuma è una spezia dalle mille virtù e benefici, è ottima da inserire quotidianamente nella nostra dieta per favorire il benessere dell’organismo, aiutandolo a fronteggiare le infiammazioni, in grado anche di lenire il dolore, di sostenere il fegato nelle sue funzioni, di favorire la digestione, con un elevato potere antiossidante, in grado quindi di contrastare l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. La dose consigliata di curcuma da assumere ogni giorno va da 3 a 5 grammi, quindi circa un cucchiaio o poco meno se consumata in polvere. Gli studi hanno però sottolineato come il principio attivo della curcuma, la curcumina, sia scarsamente bio disponibile, cioè assimilabile e utilizzabile dal nostro organismo. Per migliorare questo aspetto, è ottimo associarvi un po’ di pepe nero (basta una puntina di cucchiaino) o in alternativa un grasso (ad esempio l’olio extravergine d’oliva).

Se si intende utilizzarla a scopo curativo, però, tutto questo non basta ed è necessario quindi assumere un integratore di curcuma titolato e standardizzato che contenga quindi una quantità di principio attivo decisamente superiore a quello che si riesce ad ingerire con il solo utilizzo alimentare della spezia.

Ecco un primo piatto gustoso e da consumare per la salvaguardia della salute.

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