Lo stress fa ingrassare

La diffusione dello stress ha assunto dimensioni quasi epidemiche , la stessa parola “stress” è diventata banale, ben poche persone possono dire di non essere sotto stress, e la causa va individuata nella tipologia di vita che ci siamo creati nel mondo moderno. Purtroppo si tende a sminuire questo problema proprio perché così diffuso che lo si ritiene ormai intrinseco alla natura dell’uomo. Le ripercussioni dello stress cronico sulle persone è evidente e la ricerca ci porta ad affermare con certezza che lo stress rappresenta uno tra i principali fattori responsabili di moltissime patologie, da quelle cardiocircolatorie a quelle oncologiche.

Esiste anche una strettissima correlazione, per tanto tempo trascurata, tra stress cronico e sovrappeso e le cause possono essere sia di carattere organico che psicologico.

Cause organiche:

Lo stress cronico crea un aumento di un ormone chiamato CORTISOLO, in sostanza la versione endogena (cioè prodotta dal nostro corpo) dei cortisonici. Chi ha dovuto assumere cortisone per curare determinate patologie, ha notato, tra gli effetti collaterali, un aumento di peso e un aumento del gonfiore. Lo stesso avviene nel nostro corpo quando alti livelli di cortisolo rimangono nel nostro corpo a causa dello stress cronico.

Il cortisolo tende ad alzare la glicemia e di conseguenza stimola una maggiore secrezione di insulina, ormone indispensabile per la vita ma che se prodotto in eccesso facilita l’accumulo di grasso.

I livelli cronicamente alti di cortisolo creano una degradazione della massa muscolare e siccome il metabolismo di base dipende principalmente dalla quantità di muscolo presente nel nostro corpo, meno massa muscolare avremo più facile sarà l’accumulo di grasso.

 

Cause psicologiche:

Chi è costantemente stressato finisce spesso col mangiare di più sia perché lo stress in termini evolutivi ci porta d’ istinto a mangiare quello che troviamo per la paura atavica della mancanza di cibo, sia perché in condizioni di stress siamo distratti da altri pensieri e non siamo pienamente consapevoli di quello che mangiamo.

Inoltre il cibo può avere un aspetto calmante nei confronti dell’agitazione che lo stress produce. Usare il cibo in modo inconsapevole e consolatorio, ci porta ad allontanarci dalla reale percezione della fame e della sazietà ed inevitabilmente ad aumentare di peso.

 

Ecco quindi spiegati i motivi per cui quando ci approcciamo ad un percorso destinato alla perdita di peso dobbiamo valutare il cambiamento delle abitudini alimentari, l’incremento dell’attività fisica e soprattutto considerare con particolare attenzione come viene gestito lo stress.

Mi capita spesso di incontrare persone convinte di non riuscire a ridurre lo stress in quanto individuano la causa del loro stress sempre in fattori esterni spesso non modificabili (il lavoro, la famiglia, lo studio) quando in realtà, se i fattori esterni non li possiamo controllare, abbiamo la possibilità di intervenire e di cambiare le nostre interpretazioni e le nostre risposte a ciò che ci succede.

Facili tecniche di rilassamento possono essere sufficienti, prendiamoci qualche secondo di pausa più volte nella giornata, con gli occhi chiusi facciamo qualche respiro profondo mantenendo nella mente un immagine positiva e ripetendo una frase rasserenante. Possiamo farlo da seduti o da coricati, tenendo una mano sulla pancia e facendo respiri profondi, cercando di mantenere più lunga l’espirazione.

Questa semplice pratica ci permetterà, come uno scoglio, di interrompere l’onda continua dello stress e di godere di una vita più serena.

 

maxresdefault

Categorie: Alimentazione, Blog