Le vecchie abitudini contro il bisogno di cambiare

Senti il bisogno di cambiare, di migliorare la tua alimentazione ma le vecchie abitudini ti mettono i bastoni tra le ruote?

Le abitudini sono quelle azioni e quei comportamenti che compiamo in maniera quasi automatica perché le abbiamo ripetute così tante volte che il nostro cervello non ci deve nemmeno pensare. Mangi davanti alla tv, appena hai finito il pranzo vai alla ricerca di quel biscotto, entri in casa dopo il lavoro e vai direttamente ad aprire il frigorifero? E ancora, sono abitudini quei pensieri automatici che ti portano a giustificare un certo tipo di pigrizia o il mangiare quando sei già sazio.

Come si formano le abitudini alimentari

Le abitudini alimentari si formano ripetendo le stesse scelte e le stesse azioni più volte che ovviamente ci danno piacere e che ci risultano comode. Non a caso le abitudini alimentarti che attecchiscono meglio sono quelle che ci danno un piacere immediato. Mangiare cibi conditi, molto saporiti, dolci, fare pasti frettolosi con cibi confezionati, fare spuntini e pilucchi in assenza di fame, sono comportamenti che portiamo avanti perché ci danno dei vantaggi immediati, tra cui il piacere di quei cibi stessi. Cosa diversa è mangiare cibi sani, ben bilanciati, che ci permettono, NEL LUNGO PERIODO, di godere di un maggior benessere e del piacere di aver raggiunto un nostro obiettivo.

Circolo vizioso del piacere immediato

Spesso quando ti imponi di cambiare le abitudini a tavola perché magari vuoi rimetterti in forma, segui regole che non ti danno alcuna soddisfazione, anzi ti fanno sentire in castigo. Queste restrizioni prima o poi ti faranno scivolare nel cosiddetto “sgarro” che avrà come conseguenza un senso di fallimento e frustrazione per non essere riuscito a stare alle regole (che però non ti davano alcun piacere). A questo punto hai bisogno di qualcosa che ti allontani dalla sofferenza di ave fallito e cosa ci può essere di più immediato e piacevole che mangiare un bel dolce? E così non ne esci più.

Cosa fare

Partiamo da un dato oggettivo: le buone abitudini alimentari si formano esattamente come quelle cattive, cioè ripetendo più volte lo stesso comportamento e soprattutto provando piacere da quello che si fa. La prescrizione della dietista o del nutrizionista di turno, anche se attenta e rispettosa dei tuoi bisogni, rappresenterà solo una serie di regole che, come tali, non produrranno concreti miglioramenti delle tue abitudini. Stare a dieta non significa necessariamente aver capito come trasformarla in una nuova abitudine.

Per fermare l’automatismo delle vecchie abitudini ti sarà utile imparare a sostituirle con comportamenti che ti danno altrettanti benefici, allenandoti proprio come se dovessi allenare i tuoi muscoli in palestra, ripetendo più volte il tuo nuovo comportamento e la tua modalità di pensare. Ti sarà possibile acquisire abilità che promuovono proprio l’apprendimento di nuove abitudini indebolendo quelle che ritieni inutili e dannose.

Cambiare abitudini si può, chi la dura la vince!

bimbo determinato

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