Guardare nella giusta direzione

Qualche giorno fa una nuova cliente mi ha parlato della sua abitudine di saltare il pranzo, dicendomi che non ne ha il bisogno perchè non sente la fame e che può sfruttare l’ora di pausa facendo altre cose che le premono di più.

L’ abitudine a fare o a non fare determinate cose crea omeostasi cioè un equilibrio che si tende a mantenere sia nella mente che nel corpo perché se ne traggono vantaggi.

Come posso aiutarla a cambiare questa abitudine certamente non funzionale al dimagrimento in quanto la signora arriva a cena ovviamente affamata e tende a mangiare più di quanto il corpo richieda realmente.

La nuova abitudine al pranzo dovrà produrre dei miglioramenti, magari attraverso un “effetto scoperta”: inizierà ad introdurre qualcosa a pranzo e scoprirà gli effetti positivi in termini di ENERGIA e SODDISFAZIONE.

Naturalmente l’impegno al cambiamento dovrà essere supportato dall’idea di acquisire abitudini più funzionali al proprio scopo di vita (vuole dimagrire) e ciò che cambia comporterà esperienze emozionali positive, senza dimenticare che anche il corpo la ringrazierà perché arriverà a cena con meno appetito e riuscirà a gestire la sua alimentazione corretta.

Ripetere, ripetere, e ripetere ancora questa azione creerà una nuova abitudine che rimarrà nel tempo perché più vantaggiosa di quella precedente.

Questo è un esempio di come la dieta possa essere strutturata con cambiamenti positivi, da cui si ottengono benefici immediati, prima ancora che arrivi il dimagrimento desiderato.

La strada giusta è sempre quella che porta al benessere. Meglio evitare restrizioni spesso inutili.

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