Fare pace col cibo

Vuoi veramente prenderti cura di te, pensare alla tua forma fisica, evitando però la battaglia col cibo che sai di dover intraprendere quando ti metti a dieta?

143391_66139nothumb500Evita le diete

Il primo consiglio che ti do è di smettere di cercare la dieta miracolosa che ti corregga le abitudini alimentari sbagliate: non è la dieta preconfezionata, nemmeno la più fantasiosa, che ti può far cambiare le abitudini, ma è l’uso del buon senso e l’ascolto e il rispetto dei segnali che il corpo ti manda. Le buone abitudini alimentari si creano mangiando cibi che ci danno soddisfazione e facendo azioni che troviamo vantaggiose. Se continui ad obbedire a chi ti dice “dovresti mangiare così per dimagrire” senza pensare alle TUE soluzioni, a ciò che veramente ti fa star bene, rimarrai invischiato in una rete di regole imposte che ben presto ti porteranno a mollare. L’equilibrio alimentare è fatto di quantità e di qualità consapevoli.

 

Non pretendere la perfezionedimagrire-con-le-app-in-aumento-il-fitness-a-portata-di-smartphone-app_fitness

Chi ha detto che per perdere peso si debbano mangiare sempre cibi sconditi, pesati, addirittura diversi da quelli che consumano i componenti della tua famiglia? Se la condizione per perdere peso è questa, ti ritroverai frustrato e insoddisfatto per non aver rispettato alla perfezione determinate regole, spesso troppo rigide perchè prescindono dalle tue reali esigenze.

E se non ottieni i risultati in termini di perdita di peso in base alla tabella di marcia dello specialista di turno, come ti sentirai? Pretendi rispetto per te stesso e per il tuo corpo, impara a valorizzare anche i piccoli risultati, soprattutto se raggiungi obiettivi di processo (hai già iniziato ad andare a camminare, mangi più lentamente ascoltando il corpo, sai riconoscere la tua fame nervosa) arriverà anche la perdita di peso.

                                                                 Impara dagli errori

successo-vergognaVivi gli errori/sgarri alimentari come un processo di miglioramento continuo, attraverso una modifica del livello di consapevolezza. Quando fai uno sgarro non colpevolizzarti ma analizza i bisogni a cui ha risposto quel tuo comportamento. Spesso non sono bisogni legati alla necessità di cibo ma il mangiare viene usato come mezzo per superare uno stato emotivo, per distrarci o addirittura in sostituzione del riposo. Impara a riconoscere ciò che ti ha spinto a mangiare e a dargli un nome ben preciso, solo in questo modo potrai gestire con maggiore serenità le tue scelte alimentari.

Sposta il focus dal cibo e dalla bilancia

Smetti di preoccuparti delle calorie e della composizione degli alimenti (a parte i casi in cui si stia seguendo una dietoterapia per specifiche patologie).  L’attenzione ossessiva agli alimenti senza zuccheri, senza grassi, senza glutine, senza lattosio e chi più ne ha più ne metta, oltre a rappresentare la moda del momento, porta a distogliere l’attenzione da ciò che veramente conta, i bisogni del proprio corpo.

Più ti focalizzi sui numeri della bilancia più aumenta il rischio di perderti prima ancora di aver raggiunto il risultato desiderato. Tenere non-pesarti-tutti-i-giornimonitorato il peso è importante ma non è l’unico strumento di valutazione: specchiati, osservati, percepisci il tuo corpo che sta cambiando in base a come ti stanno gli indumenti, ma soprattutto, ciò che più conta, e fare ogni giorno ciò che garantisce il raggiungimento del tuo benessere.

 

Se serve, chiedi aiuto ad uno specialista, evita però chi sa fare solo il giudice (di parte) nella tua battaglia contro il cibo  (dove il vincitore è sempre il cibo/nemico), ma affidati a chi è in grado di accompagnarti nel tuo percorso di cambiamento attraverso una nuova forma di consapevolezza.

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