Cercare scuse e dare spiegazioni
Nella mia attività professionale capita spesso, proprio all’inizio del percorso di dimagrimento, di sentire frasi tipo:
“Sono sempre stato grasso, non credo riuscirò a cambiare. Anche nella mia famiglia sono tutti cosi, ho la stessa forma di mia mamma e di tutti i miei parenti, non posso farci niente.”
“Vivo in una famiglia dove tutti amano mangiare schifezze, non posso preparare cose diverse, gli altri non sono a dieta.”
“Mio marito/mia moglie è così goloso/a di dolci che a fine pasto ne mette sempre in tavola e io non posso resistere.”
“Quando ero piccolo mi obbligavano a finire tutto quello che avevo nel piatto e adesso faccio lo stesso.”
“Il cibo è il mio unico sollievo dagli stati d’animo negativi (rabbia, stress, tensioni emotive, noia) non posso farci niente, ho sempre fatto così.”
“Sono il tipo di persona a cui piacciono troppo i dolci, vivrei di dolci.”
“Ho già fatto tante altre diete e dopo poco mi stanco, so già che andrà così anche questa volta perché sono una persona incostante.”
Mi trovo quindi di fronte a persone che nel tentativo di cercare le cause e circostanze che hanno portato al loro sovrappeso trovano giustificazioni che impediscono il cambiamento perché indipendenti dalla loro volontà (genetica, stati emotivi, destino, familiarità, ciò che fanno gli altri, ecc…). In realtà non sono altro che tentativi di trovare un attenuante al loro comportamento, spesso per evitare di essere biasimati. Possiamo quindi definirle SCUSE.
Cercare SPIEGAZIONI è tutt’altro, significa analizzare i fattori che contribuiscono ad un problema di peso. E’ importante individuare le circostanze solo se conducono a intuizioni che suggeriscono una soluzione.
Le circostanze potranno quindi avere un peso (genitori e parenti in sovrappeso, mariti insistenti su alimentazione malsana, lavoro in pasticceria, ecc…) ma non devono determinare il numero sulla bilancia!
E’ fondamentale:
- Scegliere come affrontare le circostanze, anche difficili della vita, con consapevolezza e libertà non permettendo agli altri di influenzarci.
- La magrezza è sempre una possibilità, anche quando biologicamente siamo meno predisposti al dimagrimento.
- Le azioni passate sono state dettate da scelte (sbagliate e non) e non necessità (non è necessario mangiare gli avanzi, assecondare i gusti degli altri negando i propri bisogni, rifugiarsi nel cibo ad ogni stato emotivo negativo, ecc…) si è quindi liberi di scegliere una strada futura diversa. Non esiste un passato che renda impossibile un futuro più roseo.
- Possiamo scegliere di cambiare perché abbiamo sempre un certo margine di libertà per decidere tra diverse alternative, la vita non è mai mono-percorso.
Si può scegliere di valutare la propria storia passata in modo funzionale al miglioramento personale effettuando un RE-FRAME, ovvero un atto di rivalutazione delle proprie convinzioni decidendo di vedere il passato in funzione del futuro che desideriamo.
Chi si occupa di educazione alimentare ha il compito di accompagnare il paziente nel processo di cambiamento verso una nuova consapevolezza di sé.
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